Quando con la nostra associazione presentiamo il corso di panificazione naturale inizio sempre citando questa frase di Hillman: "L'approfondimento inizia con il restare in ciò che sta succedendo, restare fermi nelle situazioni difficili."
E in queste parole che vedo descritta la pazienza. E certe cose in cucina rappresentano il vero allenamento per questa parte di noi che troppo spesso viene dimenticata e poco allevata.
La pasta madre e la lievitazione naturale sono stati per me il miglior modo per imparare a respirare lento e per fermarmi ad aspettare, senza far nulla altro che questo.
Prima nel preparare metterci tutta l'arte fatta di passione e di gesti e poi il lungo tempo dell'attesa che se ben attrezzato versa concime e fa germogliare tesori.
Quando trovo una persona con il fiato corto le do un pezzo di pasta di pane da lavorare. Il fermento e la vita del lievito madre passa subito la sua energia alle mani che la toccano e lo scambio crea un piacere fatto di lentezza.
Ci sono altre preparazioni in cucina che ballano con la pazienza. Quella che vi presento ora è una di quelle.
BURGER DI LUPINI
400 gr di lupini già cotti
1 cipolla
1 carota
gran masala
curcuma
sale marino integrale
1 spicchio d'aglio
pepe
farina di riso integrale
farina di mais bramata
Tritare cipolla e carota e soffriggere in un cucchiaio di olio extravergine d'oliva.
Mettere i lupini e tutti gli altri ingredienti nel mixer e frullare, ma lasciando i lupini a pezzettini e senza ridurli in crema.
Mettere il composto in una ciotola e aggiungere farina di riso integrale, lavorandolo a lungo con le mani al fine di far rilasciare gli amidi e legare l'impasto. Io ho aggiunto 3 manciate di farina, procedete un po' alla volta fino a quando non si compatta.
Formare con le mani dei burger e impanarli nella farina di mais.
Scaldare un pochino di olio in una padella e mettere i burger, chiudere con un coperchio e cuocere a fiamma media per 5 minuti per lato.
Lasciare riposare per alcuni minuti una volta cotto.
Ero curiosa di provare i lupini, ma non ho mai trovato i lupini in salamoia. Un giorno però ho incontrato dei lupini secchi. Prepararli ha richiesto un po' di pazienza.
Ho lasciato in ammollo per 5\6 giorni i lupini con un pezzo di alga kombu, cambiando ovviamente acqua ogni giorno.
Poi li ho fatti bollire un'oretta in acqua bollente e ho continuato a lasciarli in ammollo per altri 10 giorni, ma questa volta in acqua salata.
Se li assaggiate durante tutto il percorso vi accorgerete che man mano il sapore amarognolo sarà sempre più debole fino ad eliminarsi.
A questo punto ho cotto per 20 minuti in pentola a pressione e quindi, una volta raffreddati li ho sgusciati eliminando la buccia. E finalmente erano pronti!!!!
Con questa ricetta partecipo alla raccolta settimanale di ricette senza glutine (Fri)Day.